Di cosa si tratta:
Questo articolo fornisce un quadro sugli incentivi previsti dal nuovo piano Transizione 5.0, finanziato attraverso fondi provenienti dal PNRR e dal RepowerEU. Attualmente, non sono disponibili bozze ufficiali della nuova normativa, ma le dichiarazioni del Ministro Urso indicano le linee guida in fase di definizione.
A chi è rivolto:
Il piano Transizione 5.0 mira a sostenere le imprese negli investimenti necessari per realizzare progetti orientati alla transizione ecologica e digitale.
Per quali territori:
Le informazioni attuali non specificano territori specifici; tuttavia, il piano è destinato a influenzare l’intero contesto industriale italiano.
Per quali spese:
I fondi disponibili comprendono 3.780 milioni per investimenti nell’efficientamento energetico, 1.890 milioni per agevolare l’autoconsumo e l’autoproduzione, e 630 milioni per la formazione. L’agevolazione principale è rappresentata da un credito di imposta aggiuntivo al credito di imposta Transizione 4.0, con un tetto massimo di interventi agevolabili fissato a 50 milioni di euro.
Entità dell’agevolazione:
Il credito di imposta aggiuntivo è parametrato al livello di efficienza energetica ottenuto, offrendo fino al 20% di agevolazione. I fondi totali destinati agli investimenti per le imprese superano i 7,8 miliardi di euro, di cui 4 miliardi sono allocati al Piano Transizione 5.0. Gli interventi agevolabili devono comportare un risparmio energetico del 3% a livello di impresa o del 5% per il processo produttivo interessato, e devono essere effettuati nel 2024 e nel 2025. Il piano prevede anche misure specifiche per sostenere la transizione ecologica, l’acquisto di impianti per la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Le ultime dichiarazioni del Ministro sugli incentivi Transizione 5.0:
Il Ministro Urso ha annunciato risorse complessive per oltre 7,8 miliardi, inclusi 4 miliardi per il Piano Transizione 5.0. L’obiettivo è rafforzare le agevolazioni e ampliare gli obiettivi del piano, puntando a una doppia transizione digitale e green. Le misure del piano saranno esaminate dal Parlamento e, stando alle dichiarazioni, si mira a inserire l’intervento nella prossima legge di bilancio o in un provvedimento collegato.