Di cosa si tratta:
Il Decreto Sud n. 124 del 19.09.2023 introduce disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e di rilancio dell’economia nelle regioni del Mezzogiorno del Paese, oltre a contemplare normative sull’immigrazione. Il testo istituisce la Zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, con l’obiettivo di fornire condizioni speciali alle imprese che operano in queste aree. Il decreto prevede inoltre un credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella ZES unica nel periodo 2024-2026. Di seguito sono dettagliate le principali disposizioni del decreto suddivise in sezioni chiave.
A chi è rivolto:
Il Decreto Sud n. 124 del 19.09.2023 è rivolto alle imprese interessate a avviare attività economiche o insediare attività industriali, produttive e logistiche nella Zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno.
Per quali territori:
La ZES unica comprende i territori delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Per quali spese:
Le agevolazioni sono destinate agli investimenti in nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali. Tuttavia, sono esclusi settori specifici come industria siderurgica, carbonifera, trasporti, settori creditizio, finanziario e assicurativo. Le spese di investimento devono rientrare in progetti di investimento iniziale definiti dal regolamento dell’Unione Europea.
Entità dell’agevolazione:
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta concesso alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali. Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, con un limite massimo di spesa per ciascun progetto di investimento di 100 milioni di euro. La misura massima del credito d’imposta è determinata dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Le imprese possono beneficiare di questa agevolazione nel periodo 2024-2026, e il beneficio è condizionato al rispetto delle disposizioni normative e dei limiti stabiliti dal decreto.